IL CALABRONE ORIENTALE
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lI calabrone orientale (Vespa orientalis) è un imenottero di grandi dimensioni in grado di arrecare gravi danni all'apicoltura mettendo sotto stress gli alveari, uccidendo le api e diffondendo malattie tra gli apiari. Questo calabrone può anche rappresentare un problema per la salute pubblica, poiché è in grado di infliggere punture multiple e dolorose alle persone. Se disturbato, manifesta una particolare aggressività soprattutto in prossimità del nido.
Zucca P. et. al. (2023) The oriental hornet (Vespa orientalis) as a potential vector of honey bee's pathogens and a threat for public health in North-East Italy. Veterinary Medicine and Science, Nov. 2023. Link open access paper https://doi.org/10.1002/vms3.1310
Distribuzione
Il suo areale di distribuzione comprende porzioni dell'Europa meridionale, dell'Asia sudoccidentale, dell'Africa nordorientale e del Madagascar. In Italia è considerata una specie endemica per le regioni meridionali mentre la colonizzazione del centro nord Italia, attualmente in corso, è un fenomeno recente legato al riscaldamento globale ed alla movimentazione delle merci. Infatti, molte città di mare come ad esempio Genova o Trieste sono state colonizzate dal calabrone orientale arrivato con le navi. Crediti immagine INaturalist, 2023.
Identificazione
Gli adulti hanno due paia di ali e una lunghezza del corpo da 25 a 35 mm. Sono di colore bruno rossastro con bande gialle distintive sull'addome che non si estendono fino alla punta. Non va confuso con il Calabrone asiatico (Vespa velutina) che ha una colorazione maggiormente scura e con il Calabrone gigante asiatico (Vespa mandarinia) di dimensioni maggiori e assente in Italia. A sinistra Calabrone europeo (Vespa cabro), a destra Calabrone asiatico (Vespa orientalis), crediti immagine Dr. Paolo Zucca.
Alimentazione
Da un punto di vista alimentare pur essendo un abile cacciatore si alimenta soprattutto con rifiuti come ad esempio carcasse di animali morti, avanzi di cibo, etc. Le api costituiscono uno dei componenti della sua dieta e vengono catturate di solito direttamente all’ingresso degli alveari in particolar modo durante i mesi da luglio ad ottobre. L'impatto negativo sull'apicoltura è causato anche dalla capacità del Calabrone orientale di fungere da vettore per molte malattie infettive delle api. Calabrone orientale in predazione su alveare di api, Trieste, 2022. Crediti Immagine Dr. Paolo Zucca.
Rischi per l'uomo
I calabroni orientali rappresentano un problema per la salute pubblica, dal momento che questi imenotteri sono in grado di infliggere punture e morsi multipli e dolorosi alle persone ed anche agli animali. Se infastiditi, prima di pungere di solito fanno un volo intimidatorio nei confronti dell'obiettivo e nella maggior parte dei casi poi desistono. Diversa è la faccenda nel momento in cui vengono toccati inavvertitamente poiché reagiscono subito. Hanno la capacità di orientare parzialmente il pungiglione in maniera tale da pungere anche lateralmente rispetto al loro corpo. Il loro veleno è epatotossico ed emolitico. Regina di Calabrone orientale, Barcola, Trieste, 2022. Crediti immagine Dr. Paolo Zucca.
Prevenzione
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evitare di indossare abiti larghi, di colore scuro, sgargiante o con motivi floreali;
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non viaggiare in automobile con i finestrini aperti;
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in caso di contatto con api, vespe o calabroni restare calmi e, se possibile immobili;
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usare cautela quando si lavora all’aperto, in soffitta o sui cornicioni dei tetti;
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far bonificare da personale esperto eventuali nidi nei pressi della propria abitazione;
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applicare le zanzariere alle finestre di casa;
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coprire cibi e bevande;
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evitare di usare profumi, lacca per capelli o creme;
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non bere direttamente dalle lattine aperte;
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sigillare i rifiuti;
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non usare mai gli insetticidi per zanzare o altri insetti poiché la loro azione è lenta e di solito gli imenotteri riescono a pungere chiunque si trovi nelle vicinanze prima di morire.
Cosa fare in caso di puntura
Applicare sempre in sede di puntura del ghiaccio. Tutte le persone che dopo essere state punte da un’ape, una vespa o un calabrone, in pochi minuti accusano uno o più dei seguenti sintomi: orticaria, vertigini, difficoltà di respiro devono chiamare il 112 e nell’attesa dell’arrivo dei soccorsi, è bene rimangano distesi con le gambe sollevate. La terapia d’emergenza, nei soggetti allergici già punti in precedenza e che hanno sviluppato una reazione allergica grave, è l’adrenalina contenuta nell’apposito autoiniettore, che si raccomanda di portare sempre con sé - chi è allergico lo sa - e che deve essere rapidamente iniettata dopo aver rimosso il tappo protettivo ed aver mantenuto una pressione moderata per 10 secondi sulla parte anterolaterale della coscia per garantire l’iniezione del farmaco. Chiamare immediatamente il 112 o recarsi al più vicino pronto soccorso portando con sé il dispositivo utilizzato.
Indicazioni «In caso di puntura» a cura del Gruppo di Lavoro sugli Imenotteri, Direzione Centrale salute, politiche sociali e disabilità, Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia (Barbara Alessandrini, Irene Berti, Rossella Cifaldi, Marco Confalonieri, Lucia Crapesi, Marco De Carli, Rossana Della Porta, Aba Pettinelli, Federico Reccardini, Giancarlo Tondolo Gherbezza, Danilo Villalta, Gianna Zamaro, Paolo Zucca).
Leggi il volantino sul calabrone orientale della Regione Friuli Venezia Giulia